Di Dominic V. Cassella
All’inizio del nostro matrimonio, mia moglie e io eravamo determinati a stabilire un ambiente di fede in casa per i nostri figli. Volevamo che ogni giorno fosse centrato su Gesù Cristo, che la settimana iniziasse con la celebrazione della Liturgia, e che l’anno fosse segnato dalle feste e dai digiuni tradizionali della Chiesa Cattolica.
Oltre alle feste comuni di Pasqua e Natale, o ai digiuni maggiori della Quaresima e dei venerdì, decidemmo di provare a seguire alcune delle stagioni di digiuno meno conosciute. Una di queste stagioni è il periodo che precede il Natale, chiamato nella tradizione cristiana orientale il Digiuno di San Filippo.
Invece di ascoltare musica natalizia immediatamente dopo il Ringraziamento, ci concentreremmo su musica chiaramente anticipatoria: inni di Avvento. Ci astenremmo da carne e dolci, riservandoli per il giorno di Natale e la sua stagione. Invece di una “stagione natalizia” anticipata prima ancora che iniziasse il Natale, l’Avvento sarebbe lì per acuire il nostro desiderio per la venuta di Cristo.
Advent and Christmas with the Church Fathers, il nuovo ritiro autoguidato di sette settimane di TAN Books, inizia con quel principio in mente.
A differenza di altri devozionali che ho usato, Advent and Christmas with the Church Fathers non ti prende per mano giorno per giorno. Al contrario, è un ritiro teologico di sette settimane che guida il lettore a meditare sul mistero dell’Incarnazione. Ogni settimana è piena di selezioni di preghiere, commenti e poesie di autori delle tradizioni greca, latina e siriaca, nonché della Sacra Scrittura, del Catechismo della Chiesa Cattolica e della Santa Messa. E le settimane sono punteggiate da varie domande per la meditazione.
Il libro inizia con la prima settimana di Avvento nel calendario romano e conclude con la Festa della Candelora, all’inizio di febbraio. La prima settimana del ritiro invita a considerare la virtù della speranza. Per la speranza, confidiamo di raggiungere ciò che desideriamo. È un dono di Dio sperare nella vita eterna e nella gioia eterna: non solo essere ottimisti, ma attendere con impazienza il successo e la piena gioia dello splendore di Dio.
In effetti, iniziare con la speranza è sempre opportuno mentre viviamo in questo mondo di perdite e guadagni. Il fondamento di questa speranza è che noi, come cristiani, siamo stati fatti coeredi del Regno, cittadini “che non sono di questo mondo”. E, di conseguenza, siamo forestieri —come stranieri in terra straniera— in cammino verso il Regno dei Cieli, al quale abbiamo un diritto autentico per Cristo. Se qualcuno sta per intraprendere un viaggio simile, la speranza di arrivare è necessaria prima ancora di fare il primo passo.
Per accendere questa speranza, Advent and Christmas, con le sue selezioni dai Padri e le sue domande meditative, aiuta il lettore a pregare con i migliori maestri e guide della Chiesa, coloro che hanno già percorso la via e ora intercedono per noi dall’altra parte.
L’opera è chiaramente consapevole della visione coerente dell’anno cristiano come partecipazione viva ai misteri cristiani. Una citazione di Virgil Michel ci consiglia di pensare al ciclo liturgico come al sacrificio divino che si ripete quotidianamente nella Chiesa: “Poiché non possiamo esaurire la nostra capacità per il divino in un giorno o un anno, la Chiesa di Cristo, con la pazienza infinita e l’amore tenero del suo divino Fondatore, continua a presentarci i mezzi divini per vivere Cristo, compiendo così veramente la sua missione di realizzare la pienezza sempre maggiore del Redentore.”
La seconda, terza e quarta settimana di Avvento sono dedicate alla Pace, alla Gioia e all’Amore, rispettivamente, adattando la prima triade dei dodici frutti dello Spirito Santo (Gal 5,22-23).
Riflettendo sulla Pace, il testo evoca la pazienza e la resistenza necessarie in questa vita. Ricordando che celebriamo l’Immacolata Concezione durante questa seconda settimana di Avvento, il libro ricorda ai suoi lettori Maria come modello e incoraggia ad avvicinarsi di più a Cristo attraverso l’amore materno di Maria.
La terza settimana di Avvento, che inizia con la Domenica Gaudete, è tempo di gioia, e il libro invita il lettore a considerare cosa sia la “gioia”. Meditando con i Padri e i Dottori della Chiesa, vediamo che la gioia è frutto dell’amore, la virtù dedicata alla quarta settimana.
Dopo settimane dedicate alla Speranza, alla Pace, alla Gioia e all’Amore, arriviamo al tempo di Natale e all’esperienza della causa di quelle virtù su cui abbiamo riflettuto nelle ultime quattro settimane. Ma il devozionario non termina il giorno di Natale. Al contrario, il testo potrebbe essere diviso in due parti: il Digiuno e la Festa.
Una delle maggiori forze di Advent and Christmas with the Church Fathers è che non si ferma al giorno singolare di Natale. Invece di fare un libro che termina in un solo giorno, TAN ha creato un ritiro che non considera il Natale come la meta finale. Invitando il lettore a continuare a pregare per tutta la stagione festiva, il devozionario diventa un vero aiuto per il ritmo liturgico della Chiesa.
È facile iniziare il Natale con l’apertura dei regali. Troppo spesso, tuttavia, la stagione viene buttata via insieme alla carta da regalo. Ma nel Vangelo di san Giovanni leggiamo che il “Verbo si fece carne e abitò in mezzo a noi” (Gv 1,14). Le celebrazioni immediatamente successive al Natale —che dirigono la nostra mente a Maria, all’arrivo dei Magi, alla Circoncisione e alla presentazione nel Tempio— manifestano questo “abitare”.
Advent and Christmas with the Church Fathers ci porta a essere quella dimora per Cristo, aiutando il lettore a trasformare il Natale e il suo tempo di preparazione in l’inizio di una vita più profonda con Cristo.
Dominic V. Cassella è marito, padre e studente di dottorato presso la Catholic University of America. È anche assistente editoriale e digitale presso The Catholic Thing.
